sabato 23 settembre 2023

PARTE SECONDA- Il Ballo delle debuttanti




In una notte dove tutto sembrava possibile, mentre la principessa ammirava la luna illuminare di sogni il mondo, ella espresse un desiderio.

Purtroppo non posso svelarvi il desiderio, perché un desiderio svelato non si avvera più. Tuttavia vi posso raccontare che il desiderio della ragazza si avverò.

Mentre ella rifletteva se anche la luna lassù non desiderasse ardentemente scendere laggiù, vide una carrozza farsi strada tra i meandri della città a gran velocità.

Avete letto bene: non un auto, nè un taxi, ma una carrozza dorata con tanto di ruote, cavalli e cocchiere. E si fermò proprio davanti casa della nostra ragazza! 

Senza perder tempo la fanciulla scivolò via dalla finestra al piano di sotto per scoprire chi fosse. 

“ Toc, Toc” bussarono solennemente alla porta. Quando la fanciulla aprí trovò davanti a sè il valletto reale. Vestito di tutto punto, con tanto di regale fascia rossa, coccarda, e cappello con piuma. Prima che lei potesse proferire parola, srotolò una lunga pergamena e lèsse a voce alta: 

“ Udite, udite. Per ordine del Re ogni fanciulla del reame dall’animo nobile e gentile è invitata al gran ballo delle debuttanti, dove saranno proclamate le novizie Disney princess 3D. “

E continuò: “ Ho l’ordine di accompagnare la damigella qui presente dinanzi a me al Gran ballo delle debuttanti. Attenderò ella qui, che si cambi d’abito.” 

Detto questo il valletto arrotolò la pergamena e consegnò una enorme scatola bianca alla fanciulla. 

La giovane non sapeva cosa rispondere. Imbarazzata allungò delicatamente le braccia e prese goffamente il grande pacco. 

Non fece in tempo nemmeno a ringraziarlo, che il valletto fece come per congedarsi, e si mise statuario in attesa vicino alla carrozza.

La piccola chiuse la porta dietro di se, fece due passi avanti e posò la scatola più grande di lei, su di un tavolino all’ingrasso.

“ Non posso crederci…” penso fissando il vuoto.

Non poteva crederci davvero, tant’è vero che corse sbirciando da dietro una tenda della finestra della sala per vedere se fosse tutto vero o stesse sognando.

Il valletto e il cocchiere indisturbati si rilassavano, accarezzando i cavalli e chiacchierando come due amici di lunga data. 

La puella volse lo sguardo nuovamente verso la scatola. 

Era di un affabile bianco perlato e risplendeva come la luna che poc’anzi lei guardava. Un grosso nastro in cotone blu avvolgeva il pacco, come un morbido foulard che impreziosisce e riscalda dal vento pungente della notte il collo. 

Lo sciolse. 

Alzando il coperchio si accorse che non era una semplice scatola, ma uno scrigno prezioso che custodiva con cura l’abito più bello che lei avesse mai visto.

Ella amabilmente, con le dite, lo sfilò dalla custodia. 

Era un voluminoso abito a ballerina. Il corpetto in raso bianco risplendeva. Era il centro di un cuore fatto di strati di tulle e piccoli diamanti. La gonna e le spalline a sbuffo erano di eterea seta d’organza. Color ceruleo. Impalpabile.

Quell’abito sembrava rappresentare tutti i suoi desideri. Quell’abito era parte di lei. Se avesse potuto, e così sarebbe stato, lo avrebbe custodito con amore per sempre.

Lo strinse al petto e andò nella sua stanza a prepararsi.

Quando riscese, si fermò dinanzi lo specchio per un ultimo sguardo.

“ Poteva davvero essere tutto vero? “ Con quell’abito tutto era possibile.

Perciò si fece coraggio. Anche fosse stato un sogno tanto valeva viverlo fino in fondo e l’indomani avere un nuovo sogno da realizzare.

Prima di uscire però andò dietro casa nell’orto. Prese una cesta con delle carote, dove si accorse che dei topolini si erano nascosti. Quando uscirono le prese un colpo e quasi stava per cadere su di una zucca. Come un equilibrista riuscì a restare diritta. Salutò i topolini, che quasi avrebbe voluto portare con se al ballo, fece un’occhiataccia amichevole alla zucca sulla quale era inciampata e finalmente uscì di casa. 

Le carote erano per i cavalli. “ Chissà quanta strada avevano fatto e quanta altra ne avrebbero dovuta fare. Magari vogliono rifocillarsi un poco. “ Spiegò la fanciulla. Il valletto che era stato fin dall’inizio tutto d’un pezzo si fece dolce in viso e accennò un piccolo sorriso. Il cocchiere ringraziò e la carrozza con a bordo la principessa poco dopo partì. 

La carrozza si faceva strada silenziosa nel cuore della notte per le vie della città. Fino a quando si discosto dalla strada e prese un sentiero sferrato, buio e tetro. La principessa vedeva solo dei tronchi di alberi ai lati del viottolo quando i fari della carrozza vi passavano vicino. 

A un tratto il percorso si rischiarò. Il paesaggio di città lasciò il cammino a un notturno bosco autunnale. Ai lati del corso degli antichi lampioni mostravano lo scenario con la loro luce calda. L’odore forte di petricore invase la carrozza dorata, mentre gli animali del bosco insieme al vento, suonavano una melodia tutto loro. Una melodia che accompagnava il cocchio che si appropinquava sempre di più al palazzo reale, inghiottito dal foliage che lentamente mutava dal verde, al giallo, al dorato, all’arancione fino al rosso.

Il palazzo li attendeva vivo su di un altura, vegliato dall’alto da una immensa luna sorniona.

La storia continua…

Nel frattempo per continuare a sognare, se anche voi siete dei principi o delle principesse, vi invito a seguire le Disney Princess 3D su Instagram. Anche loro si sono agghindate a festa per partecipare come madrine al Gran Ballo delle debuttanti di Lago Maggiore.

#Disneyprincess3D @Disneyprincess3D

Illustrazione di @rozenberry dal titolo “ Cinderella “.

Le fiabe di NenéDesign byiolecal