lunedì 20 giugno 2022

SOS ESTATE: Allattamento e bambini in spiaggia

 


Quando si parla di estate c'è sempre la costante problematica in famiglia: dove si va in vacanza?

 Da qui una nuvola grigia di leggende metropolitane copre la soleggiata e afosa serenità dei genitori.

 In montagna c'è il problema dell' altitudine e al mare, la meta più gettonata, di ansie chi più ne ha più ne metta. Ebbene il 15 Giugno sono stata ospite di VeraTv Estate , dove ho portato proprio questo tema: “ bambini e mare”. Insieme a un gruppo di esperti abbiamo visto uno a uno i miti da sfatare e le precauzioni da prendere per evitare ai bambini ogni rischio in spiaggia. 

Innanzitutto: perché scegliere il mare per una vacanza?

L’aria di mare è ricca di iodio, magnesio, potassio e sali minerali,  e il respirarla equivale a un aerosol naturale non solo per i bambini ma anche per gli adulti. Previene e allevia asma, allergie e agisce preventivamente ai tipici malanni invernali.

È benefica ancora di più per i neonati, soprattutto quelli ai primi giorni di vita.

Infatti per smitizzare una credenza popolare che dice di tenere chiusi dentro casa mamma e neonato le prime settimane dopo il parto, si raccomanda ai genitori di far uscire all’aperto i piccoli fin dalle prime 48 ore. Questo per esporre i neonati alla luce solare e fare il pieno di vitamina D, che li aiuterà a espellere la birilubina in eccesso. Evitando così che i neonati divengano itterici.

Inoltre lo iodio fa bene anche alle donne in gravidanza. Uno studio ha evidenziato come la percentuale di ipotiroidismo congenito sia scarsa nelle zone costiere.

“ Il mare stressa e innervosirsce i bambini? “. Una domanda che diventa un’affermazione pronunciata da nonni, tate e conoscenti che si improvvisano esperti senza certificazione.

Non è il mare a stressare e innervosire i bambini. Lo è il caldo, se restano troppo tempo in spiaggia e le attività che vi fanno. Così come al mare, ma anche a casa, far stancare troppo un bambino non porta a farlo addormentare prima sfinito la sera. Conduce a un’iperattività e a un affaticamento neuronale, che si trasforma in una regressione nel sonno.

Perché si possano prendere tutti i benefici che il mare ci dona è consigliabile una vacanza di almeno 15 giorni.

Durante la puntata su VeraTv è uscito un breve dibattito sulla vitamina D, sopra citata. Si può interrompere l’assunzione di Vitamina D in estate?

 I consigli degli esperti, per problemi audio dovuti al collegamento sono arrivati confusi. 

Facciamo chiarezza. La vitamina D è consigliata dai pediatri per tutto il primo anno di vita del bambino, anche in estate. Vi sono naturalmente delle eccezioni come ad esempio il bambino può evitarne l’assunzione se beve l’80% di latte artificiale, aggiunge la pediatra in puntata.

Tuttavia il latte materno anche se ha una più bassa percentuale di Vitamina D, quest’ultima a differenza di quella presente nel latte artificiale viene assorbita tutta dal piccolo.

Pertanto ogni diade, mamma- bebè è un caso, caso che va valutato sotto ogni aspetto. Abbiate fede del vostro istinto materno e rivolgetevi sempre al vostro pediatra, onde evitare carenze che portano a rachitismo o sovraddosaggi invece, che possono portare a: calcificazione delle ossa, indurimento dei vasi sanguigni, dei reni, dei polmoni, e dei tessuti cardiaci. 

Tornando alla sabbia calda, quali sono i consigli della pediatra per l’esposizione al sole dei bambini? 

Naturalmente non esporli nelle ore centrali più calde, dove il sole è alto. “ Sole alto, alto rischio di febbre estiva, di sviluppo in età adulta di tumori della pelle, ustioni e eritemi”.

A proposito di scottature, se sono fastidiose per noi adulti, nei bambini sono assolutamente da evitare. Ricordate sempre di stendere la crema protettiva ai cuccioli ogni ora e dopo ogni bagno.

E se si arriva al mare nell’ora di punta? È meglio fare dietrofront e tornare a casa... NO, STO SCHERZANDO!

È probabile che ci si attardi per arrivare in spiaggia, tra borsoni e cianfrusaglie da portare, soprattutto se non si abita a un passo da mare. Niente paura. Basterà tenere superincremati i bambini all’ombra, con cappellino con visiera o cappellino da pescatore e occhialini, onde evitare il riverbero. Se l’afa è insopportabile, fateli giocare in una piscinetta sotto l’ombrellone.

Una volta che abbiamo protetto i nostri bambini dai raggi solare, dobbiamo proteggerli anche da loro stessi e dalle onde del mare.

Come consigliano gli addetti al servizio di salvataggio balneare: evitate di far andare i bambini al largo con fenicotteri, ciambelle e pizze gonfiabili. Il vento potrebbe spingerli a largo. Ricordate sempre che i braccioli favoriscono il galleggiamento, ma non evitano l’annegamento. Quindi restate sempre al fianco dei vostri bambini quando sono in acqua. 

Accertatevi che giochi utilizzati al mare, sia dentro l’acqua che fuori, siano marcati CE.

In caso di disostruzione delle vie aeree è il bagnino, l’addetto a cui rivolgersi per il pronto soccorso non solo per il salvataggio in acqua ma anche sulla terra ferma. È il bagnino che ha effettuato un corso di salvataggio e quindi di primo soccorso e senza perdere tempo salverà il vostro bebè.

E se il bambino si perde in spiaggia, a chi rivolgersi?

Rivolgetevi sia al bagnino di terra che quello di mare. Inoltre recatevi allo stabilimento dove alloggiate o che avete vicino per fare un annuncio.

Per concludere, non possono mancare i consigli Dell’esperta in allattamento, nonché presidente dell’associazione allattamento e dintorni, Laura Cocchetti.


…fa tanto caldo, vero?

Per aiutare il vostro cucciolo in questi giorni torridi, ecco un piccolo vademecum:


–Tenetelo spogliato con il solo pannolino, meglio se di tessuto (va bene anche un piccolo asciugamano di spugna) e spogliatevi voi stesse, appena potete.


 contatto *pelle a pelle* (non quindi maglietta/tutina), va bene!!!!  voi siete parte fondamentale del suo sistema di termoregolazione, abbassando la sua temperatura corporea.


–Allattatelo a richiesta, molte volte durante il giorno e la notte, evitando di ricorrere al ciuccio e senza rimandare la poppate. Anche l’introduzione dei cibi solidi può aspettare… 

Con il caldo la domanda puo’ aumentare ( può aver sete) : allattarlo spesso serve a mantenere l’idratazione del vostro bambino perfettamente adeguata, ma anche a garantire i migliori nutrienti e una ottimale digestione!


–Ricordatevi di bere tanto!!! L’acqua va benissimo. Bevetela voi e ridartela al vostro bambino tramite il vostro latte.


L’ultimo avviso con il cuore, che io mi sento di dare ai genitori, è quello di dimenticare nella borsa del mare palmari, smartphone e portatili, perché se è vero che stare all’aria aperta fa bene, ciò che farà ancora meglio ai vostri bambini sarà passare del tempo prezioso con voi senza limiti, senza frontiere, come il mare che avrete di fronte.

Spero che questi consigli vi siano utili. Buone vacanze mamme!








sabato 11 giugno 2022

Il vecchio che guardava il mare

• Racconto di mare consigliato per 12+ anni •



Questa non è la storia di un vecchietto, nemmeno di un bambino e tanto meno di una sirena... ma di una fata che invaghitasi di un bagnino, si trasferì da Benevento nella ridente e soleggiata Giulianova. 

 

La fata in questione era una tipa assai sognatrice, sempre innamorata dell’amore. Quell'estate si innamorò di un umano, tutto muscoli e senza cuore, che aveva gli occhi blu come il mare. Ed era proprio al mare che lavorava questo portento! 

Il suo mestiere, a suo dire, era: salvare i turisti che non sapevano nuotare, ma lo facevano lo stesso, finendo quasi per affogare. Lui era il paladino col costume rosso, pronto a recuperare i nuotatori imbranati.

Un vero eroe pensava la fata. L'eroe Teneva lo sguardo vige rivolto verso il mare e purtroppo per la fata, i suoi occhi non seguivano solo le onde, ma anche le donzelle che sfilavano davanti a lui, passeggiando sulla spiaggia. Ma di questo torneremo a parlare dopo.

 

Mentre la fata, ciecamente, sognava tramonti con la sua nuova conquista, anche un bambino era in vacanza su quella costa, e non gli piaceva affatto essere lì. Non amava: quel caldo afoso, la sabbia granellosa, e non riusciva a capire il senso di tutta quell'acqua salata. 

Se ne stava sulla battigia a raccogliere conchiglie e a tirarle con forza nell'acqua, cercando di sciogliere le schiere di pesciolini che, tranquilli, nuotavano a riva, in gregge. 

Dopo un po' il bambino si stufò, e decise di giocarsela in lungo.

Prese le conchiglie più grandi che trovò, e iniziò a lanciarle più in là che poteva. Finché non colpì qualcosa: una sirena!

Si avete capito bene: una sirena vera, in carne e coda! 

Anzi no, nessuna coda... perché dovete sapere che le sirene sono esattamente come noi umani, ad eccezione del fatto che riescono a respirare sott'acqua e usano i pesci come veicoli. I pescivoli.

"Ahi!" si lamentò la sirena, sbucando fuori dall'acqua. " Ehi bambino! Non te l'anno insegnato i tuoi genitori che non si distruggono le case altrui? “ 

Il bambino era sbalordito, ma da quel rimprovero nacque una splendida amicizia.

La sirenetta gli imparò a nuotare, spiegandogli che l’acqua era così salata proprio per far galleggiare.

Gli raccontò anche della vita sul fondale, e di come la sua specie si fosse stabilita sulla costa adriatica proprio per i suoi fondali tanto verdi e rigogliosi da rendere l’acqua smeraldo.

Il bambino invece, promise alla sirena, di aiutarla a cercare: la tellina delle telline, che dona l'immortalità a chi la possiede. 

Tuttavia la loro impresa era destinata a subire un brusco STOP.

La nostra fata, che avevamo lasciato con gli occhi a cuoricino per il suo bagnino di fiducia, la fiducia l'aveva persa come una scialuppa in un mare in tempesta. 

Dopo aver visto il bagnino abbracciarsi come un polipo ad un'altra ragazza, la fata che già aveva la vista appannata dall'amore, non ci vide più dalla rabbia. E si sa l'amore a volte può essere più breve di un estate, ma ancora più breve è il passo da fata a strega. 

La nostra fata, tramutatasi in strega, decise che mai più si sarebbe innamorata di esseri dal cuore così volubile. Per fare si che ciò accadesse, scaglio un maleficio: nessun umano avrebbe più potuto vedere alcun tipo di creatura magica. 

E così fu.

Improvvisamente il bambino, senza saperne il motivo, non vide più la sirenetta e non trovò mai la tellina delle telline. 

Anche se si sentiva abbandonato dalla sua amica, promise a se stesso che avrebbe continuato ad amare il mare, come la sirena gli aveva insegnato.

 

Passarono i giorni, i mesi e poi gli anni. E la rabbia della strega divenne un ricordo di gioventù. Non si fidava ancora degli umani. Ormai la lezione l'aveva imparata. 

Però non poteva più stare lontano dalla spiaggia. Il mare le mancava. Perciò, decise di prendersi una vacanza per abbronzarsi un po’.

Partì il giorno stesso che lo decise, tant'è vero che dimenticò il costume da bagno, e arrivata lì, non potè fare altro che mettersi nuda… tanto nessuno poteva vederla!

La spiaggia era deserta, ma noto un anziano signore, che a riva, su di una sedia, sereno, fissava il mare. La strega vide lo stesso vecchio il giorno dopo e quello dopo ancora. 

In mare alla privacy: incuriosita, decise di leggergli la mente. D’altronde non poteva mica andarci a parlare? Vi era un sortilegio in corso e menomale, perché era nuda! 

 

I pensieri del vecchio erano calmi, come il suo sguardo. La strega vide un bambino, che divenne un uomo con il quale il destino fu duro. La sfortuna lo aveva portato lontano dal suo amore e dalla luce del sole, a lavorare fin sotto le miniere. Poi l'uomo si era fatto vecchio, ma dentro era ancora un bambino in cerca di una tellina. 

La strega capii che: non sono le persone a restare per sempre, ma i ricordi creati con loro e i luoghi ad essi legati. La fata che era in lei, voleva premiare il cuore puro di quel vecchio bambino, ma il maleficio non poteva essere spezzato e per trovare la tellina non le sarebbe bastata un'eternità intera. 

Alla fine si decise.

Sussurro all’orecchio del vecchio che: se avesse camminato lungo la battigia, fino a toccare uno scoglio con la punta del piede, sarebbe diventato spuma di mare e avrebbe avuto l’immortalità. 

Non si sa se il vecchio si sia alzato dalla sedia e sia divenuto un tutt’uno con il mare, ma se tuttora passate per la costa adriatica, raccogliendo una conchiglia, potrete ascoltare: la storia del vecchio che guardava il mare. E magari vedere il suo fantasma che osserva assorto le onde. Chissà mai che non troviate voi la tellina delle telline!

E ricordate, siate gentili con il mare e i suoi abitanti, perché la fata ancora protegge la zona, e si sa: da fata a strega è un attimo!

Le fiabe di NenéDesign byiolecal