Sapete bambini, da dove vengono i fiocchi di neve?
Li avete mai assaggiati?
I fiocchi sono freddi si, ma si sciolgono in bocca. Sono dolci come il miele e ricordano lo zucchero a velo.
Perché vi chiedete?
Perché vengono dal Regno dei dolci, ove regna con tutta la sua dolcezza la fata confetto.
È dal camino delle cucine reali che volano via i fiocchi di neve buoni e gelati. Attraversano le strade ghiacciate trainati da un gruppo di fate.
Le fate suonano con i loro piccoli violìni e unendosi in danza con il vento freddo “ GELO ” inizia lieve, la danza dei fiocchi di neve.
I bambini che abitavano la piccola iurta a BiancoBosco osservavano i piccoli fiocchi di neve volteggiare intorno al bosco.
In quel piccolo mondo di ghiaccio e neve scivolava il valzer dei fiocchi di neve.
La tempesta era forte, il vento soffiava: “ fiuuu” cantava. La melodia si faceva più veloce e i fiocchi di neve svolazzavano controluce.
Che sorrisi lieti avevano i fiocchi con i loro candidi abiti bianchi.
Rapidi e leggeri con piroette e arabesque. Con eleganza ballavano per poi posarsi a terra con gli altri piano piano.
Shh… spirava allora il vento. La tempesta era finita.
C’era la pace e anche i bambini parlavano sottovoce.
I bimbi aspettavano da giorni quel momento. Volevano uscire ora che finalmente i fiocchi erano diventati insieme neve.
Uscire a fare cosa vi chiederete? Volevano fare un pupazzo di neve!
Purtroppo il vento che si era raffreddato fece un starnuto: “ ecciu!” E con quello spazzò via le nuvole nere e poi dopo un bel colpo di tosse il sole spuntò per riscaldarlo.
Era un bel guaio! Con tutto questo sole la neve si stava sciogliendo e i fiocchi di neve già stavano svanendo.
Tutti erano tristi: i fiocchi, le fate e i pure i bimbi .
Allora fata confetto arrivò con una slitta portando dal regno: dolci, tutti i cuochi e persino un orchestra.
Dopo una lunga confabulazione la fata fece la sua magia.
L’orchestra suonò una melodia che ricordava le fredde onde del mare e i fiocchi si trasformarono in chicchi di sale.
Ora non si scioglievano più al sole ma brillavano ancora con la luce e imbiancavano tutto il bosco come neve.
I bambini fecero il loro pupazzo di neve e quella fu l’unica volta che i fiocchi di neve ebbero il sapore del sale.
Non erano più così buoni da mangiare ma il pupazzo di neve non smise mai di stare lì a abitare.
Perciò se andate nella iurta di BiancoBosco troverete ancora oggi il pupazzo di neve pronto a salutarvi con il valzer di fiocchi di neve.